Il Derthona Timorasso Scaldapulce di Borgogno è un vino bianco DOC proveniente dalle colline Tortonesi, in particolare dalla Vigna Scaldapulce a Monleale. Questo vino, espressione pura di Timorasso al 100%, trae origine da una zona esposta a sud-ovest, sud, est a 250 metri s.l.m., caratterizzata da un suolo argilloso-calcareo. La densità d'impianto raggiunge i 5.000 ceppi per ettaro, con una vendemmia manuale verso la fine di Settembre. Il Derthona Scaldapulce si distingue per il suo colore oro profondo con riflessi verdi, annuncia al naso una complessità di note minerali, mentre al palato si rivela sapido, corposo, strutturato e di grande persistenza, preannunciando un’eccellente capacità di invecchiamento. Il processo vinificatorio prevede una macerazione a freddo in acciaio, seguita da una decantazione statica sempre in acciaio e una fermentazione spontanea in vasche di cemento a 17°C per 25 giorni. L'affinamento prosegue in acciaio sui lieviti per 18 mesi per esaltarne le note verticali, seguito da ulteriori 7 mesi di affinamento in bottiglia. Dal punto di vista organolettico, il vino presenta un intrigante bouquet, con aromi fruttati di pera e pesca, sentori floreali di acacia e biancospino, miele e idrocarburi. Al gusto si manifesta secco, ampio, caldo e morbido, con un equilibrio impeccabile tra il contenuto alcolico e l'acidità organica, risultando di corpo ben equilibrato e molto persistente. Questo vino si accosta magnificamente a piatti ricchi, come antipasti della cucina piemontese, pesce, come acciughe e capesante, ma anche a formaggi a pasta grassa.
Denominazione: Colli Tortonesi Scaldapulce DOC
Annata: 2020
Dosaggio: Secco
Vitigno: Timorasso
Regione: Piemonte (IT), Barolo (CN)
Affinamento: Acciaio
Temperatura di servizio: 6/8°C
Grado alcolico: 14,5% vol.
Borgogno è un'istituzione nel mondo del vino, con radici che affondano nel 1761 nella regione del Langhe, in Piemonte. Questa storica cantina ha attraversato secoli di storia del vino italiano, contribuendo significativamente allo sviluppo del Barolo, noto come il "Re dei Vini". La visione innovativa di Cesare Borgogno negli anni '20, che espanse la produzione e iniziò l'esportazione dei vini all'estero, ha posizionato Borgogno come un punto di riferimento internazionale nel panorama enologico. Oggi, Borgogno gestisce 39 ettari di terreno, di cui 31 a vigneto, con coltivazioni che spaziano da varietà autoctone come il Nebbiolo, protagonista dei loro rinomati Barolo, a varietà minori come Dolcetto, Barbera, Freisa, Riesling e Timorasso, quest'ultimo al centro di un progetto di rivitalizzazione. La filosofia di Borgogno, che combina rispetto per la tradizione con un occhio alla sostenibilità e innovazione, si riflette nei suoi vini, apprezzati sia per il loro stile tradizionale sia per il potenziale di invecchiamento a lungo termine, rendendoli prediletti dagli appassionati e collezionisti di vino italiani.