La regione del Piemonte si distingue per tre tesori nelle bollicine: Moscato d'Asti, Asti Spumante e Moscato Spumante. Sebbene condividano una linea comune, ciascuno di questi vini vanta caratteristiche uniche che li differenziano. Questo articolo esplora le sfumature che distinguono questi vini, analizzando i loro processi di produzione e offrendo consigli di abbinamento esperti.
Moscato d'Asti: L'eleganza del Moscato
Simbolo di eleganza, il Moscato d'Asti è prodotto esclusivamente con uve Moscato Bianco. Questo vino semi-frizzante si distingue per le sue bollicine più morbide, con un contenuto alcolico massimo del 5,5% e una pressione gentile di 1,7 atmosfere. È rinomato per il suo profilo dolce e aromatico, con sapori di frutti tropicali e una leggera effervescenza. È una scelta accessibile sia per i neofiti che per i intenditori.
Asti Spumante: Lo Spumante Festivo
L'Asti Spumante, spesso semplicemente chiamato Asti, è un vino dolce completamente frizzante che si contrappone al Moscato d'Asti per il suo maggiore contenuto alcolico (7-9%) e livelli di pressione (3,5-4 atmosfere). Prodotta con il metodo Charmat, si caratterizza per i suoi sapori fruttati pronunciati, che portano a una dolcezza percepita maggiore. Celebrato per i suoi vivaci aromi fruttati - pesche, albicocche e pere succose - l'Asti bilancia questi con un'acidità croccante, rendendolo un preferito festivo.
La produzione
Moscato d'Asti: Le uve vengono immediatamente pressate dopo la raccolta, con il succo raffreddato e conservato. La fermentazione in serbatoi chiusi preserva la mousse del vino, interrompendosi al 5,5% di alcol per mantenere la dolcezza naturale.
Asti Spumante: La raccolta inizia all'inizio di settembre. Dopo la spremitura, il succo d'uva fermenta in serbatoi pressurizzati per circa 12-20 giorni, raffreddandosi una volta raggiunto il 7-9% di alcol, garantendo la conservazione della dolcezza.
Asti Metodo Classico: La Svolta Tradizionale
L'Asti Metodo Classico, o Asti Spumante Metodo Classico DOCG, è una variante sofisticata prodotta tramite il Metodo Champenoise. Questa tecnica prevede la fermentazione in bottiglia e un invecchiamento minimo di nove mesi sui lieviti. Il risultato è generalmente un vino più secco, che varia da demi-dolce a versioni molto più asciutte. Questo complesso processo di produzione conferisce un fascino unico ai vini frizzanti tradizionali.
Asti Secco: La Rivoluzione Secca
Riconosciuto ufficialmente dal Ministero dell'Agricoltura italiano, l'Asti Secco offre un'alternativa più secca. Intorno ai 17 grammi per litro di zucchero residuo, si avvicina all'Extra Dry Prosecco. Il suo equilibrio di dolcezza e secchezza, unito ad aromi di acacia, lavanda e frutta come mela, lo rende un eccellente aperitivo o abbinamento per piatti leggeri. Meglio gustato giovane e freddo, l'Asti Secco mette in risalto il suo carattere fresco e vivace.
Canelli DOCG: Una Prestigiosa Sottozona di Asti
Canelli, originariamente una sottozona di Asti DOCG, è stata elevata a DOCG a sé stante nel 2023. Situata in Piemonte, i suoi 100 ettari di vigneti producono vini bianchi distintivi da uve 100% Moscato Bianco. Regole rigorose governano la sua produzione, inclusi requisiti per l'elevazione del vigneto e la raccolta manuale, con specifiche esigenze per pressione e livelli alcolici. Per la categoria Riserva, i vini devono subire un minimo di 30 mesi di invecchiamento, inclusi 20 mesi in bottiglia.
Menzione Vigna: Mettere in Evidenza Vigneti Eccezionali
La denominazione "Vigna", simile al "Grand Cru" francese, è utilizzata per evidenziare vigneti distinti. I vini con questa etichetta spesso seguono regolamenti più severi rispetto ai vini DOC/DOCG standard, come un contenuto alcolico più elevato e rese inferiori. La classificazione Vigna enfatizza le qualità uniche e le caratteristiche specifiche del terroir di questi vigneti stimati e si applica anche al Moscato d'Asti
Sorì Eroici: Rivitalizzare i Vigneti in Pendenza
Lanciata nel 2021 dall'Associazione Comuni del Moscato, l'iniziativa Sorì Eroici mira a rivitalizzare i vigneti in pendenza nelle regioni vinicole piemontesi di Langhe, Roero e Monferrato. Questo progetto, che affronta le sfide della manutenzione di questi vigneti laboriosi, mappa 20.000 ettari per riconoscere e valorizzare questi siti storici. L'iniziativa richiede una pendenza minima del 40% che proibisce la meccanizzazione e un impegno per pratiche sostenibili di gestione dei vigneti. I vini principali prodotti sotto l'etichetta Sorì Eroici includono Moscato d'Asti, Barbera e Dolcetto.
Vi presentiamo 4 vini per scoprire il l'Asti e i suoi vini, in diverse forme
Asti Metodo Classico - Rapalino
Questo metodo classico brut è prodotto dalle nobili uve Moscato, attentamente coltivate nei vigneti esposti a sud di Camo. La vinificazione si sviluppa attraverso una prima fermentazione in vasche d'acciaio, dove la temperatura è rigorosamente controllata per catturare l'anima aromatica del Moscato. Dopo sei mesi di riposo sulle fecce fini, con batonnage settimanale, il vino procede verso la seconda fermentazione in bottiglia. Al calice, il Moscato d'Asti si rivela con un colore giallo paglierino puro e luminoso, seguito da un bouquet intricato dove note di salvia, fiori di pesco e mela verde si intrecciano in un'armonia aromatica. La degustazione ci porta attraverso una bollicina fine ed elegante, che conclude con un finale lungo e ampio, pienamente rappresentativo delle caratteristiche varietali. Questo vino si distingue per la sua versatilità, essendo ideale come aperitivo o in abbinamento con antipasti raffinati.
Moscato d'Asti Solatio - Roberto Sarotto
Il Moscato d'Asti Solatio di Roberto Sarotto ci porta in un viaggio attraverso i vigneti di Neviglie, dove il vitigno Sorì Ciabot, uno dei "Sorì Eroici", trae beneficio da un'esposizione ideale a sud-est. Il terreno calcareo contribuisce alla ricchezza e complessità del vino. Nel calice, il Moscato d'Asti Solatio mostra un colore giallo paglierino con sfumature verdognole, simbolo della sua freschezza e giovinezza. Il bouquet è riccamente aromatico, con un mix di frutta matura e miele, arricchito da note di salvia. Il sapore, dolce e vivace, rende questo Moscato particolarmente piacevole da gustare fresco, ideale con dessert o come base per cocktail innovativi.
Asti DOCG - Roberto Sarotto
Realizzato con uve Moscato al 100%, questo spumante si distingue per il suo colore giallo paglierino e per le sue bollicine fini e vivaci. La vendemmia anticipata su terreni calcareo-marnosi conferisce al vino una dimensione olfattiva e gustativa unica. La sua struttura leggera lo rende estremamente bevibile, adatto come aperitivo o in perfetta armonia con una varietà di dolci. Come per il Moscato d'Asti questo Asti viene fatto mantenendo sempre il mosto a freddo e pronto per la fermentazione prima di ogni imbottigliamento in modo da avere un prodotto eccezionalmente fresco e mantenendo intatti gli aromi.
Moscato d'Asti Vigna Camo - Rapalino
Le uve Moscato, coltivate con dedizione nei vigneti di Vigna Camo, conferiscono a questo spumante una qualità eccezionale. Al primo sguardo, il vino affascina con il suo colore dorato luminoso. Al naso, emergono profumi floreali e fruttati, tipici della varietà Moscato. In bocca, il vino si rivela dolce ma equilibrato, con una leggera effervescenza che ne esalta la freschezza. Le basse rese in vigneto danno una concentrazione quasi simile ad un passito rendendo questo Moscato un vero e proprio capolavoro. Perfetto per le occasioni speciali o come aperitivo, si abbina splendidamente con dolci alla frutta o formaggi erborinati.
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