Biologico, Sostenibile, Vegano e Eroico? cosa si intende?

Feb 14, 2023Daniele Borgogno
Caveau Enoteca Vinai del Borgo

In passato, le uniche distinzioni erano tra vino rosso, bianco e rosato. La varietà di definizioni e distinzioni nel mondo del vino al giorno d'oggi possono confondere, sopratutto ai non addetti ai lavori.

Abbiamo cercato di fare un pochetto di chiarezza su cosa si intende dando anche una definizione sui nostri vini sul nostro sito.

Vegano

Per produrre un vino vegan friendly, il produttore deve evitare l'uso di qualsiasi ingrediente di origine animale durante il processo di produzione. Ciò include l'utilizzo di gelatina di pesce o albumina d'uovo per la chiarificazione del vino.
Invece, i produttori utilizzano alternative come la bentonite, una argilla naturale che aiuta a chiarificare il vino, o il carbone vegetale attivo per rimuovere le impurità. Altri metodi includono l'utilizzo di filtri a membrana o centrifughe per rimuovere le particelle in sospensione. Fortunatamente per i consumatori vegani, la maggior parte delle produzioni di vino avvengono senza l'utilizzo di materie a derivazione animale. Un produttore può scegliere se certificarlo tramite un ente certificatore e allora si produce un vino vegano oppure può dichiararlo e allora solitamente si parla di Vegan friendly.

Biologico

Un vino è biologico quando è certificato e le normative sono chiare ed espresse dal regolamento europeo. Principalmente deve essere esposto in etichetta con il logo Eu ed il codice dell'ente competente certificatore, inoltre la totalità del vino deve essere ottenuto da uve ad agricoltura biologica (con le eventuali restrizioni nell'impiego di additivi in vigna). Ci sono anche limitazioni nelle pratiche in cantina, con un abbassamento nelle soglie dell'anidride solforosa rispetto ai vini convenzionali (con possibilità di deroghe in particolari situazioni) e in pratiche quali trattamenti termici superiori a 70°C e filtrazioni inferiori a 2 micron. Si utilizzano quindi in ogni fase agricola e poi produttiva prodotti ad orgine biologica (anche lieviti, gelatine e mosti).

Sostenibile 

La sostenibilità è diventata un tema centrale nella produzione del vino, in cui l'attenzione all'impatto ambientale e alla salute del consumatore sta diventando sempre più rilevante. In Italia e nel mondo si sta anche cominciando a dare definizioni con le nuove certificazioni quali Equalitas e VIVA, ma fanno parte di questa cerchia anche SQNPI il sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata. Sempre più attenzione viene data anche alla impronta Co2, del consumo dell'acqua e della produzione dei rifiuti produzioni delle colture, e sopratutto anche ora di tutta la filiera che per essere sostenibile dovrebbe essere più corta possibile. E' un discorso ampio ma i produttori, si impegnano a limitare il proprio impatto sull'ambiente ma anche nella società e nell'economia locale o globale. In questo ambito possono partecipare tutti in modo positivo, magari scegliendo vini prodotti Cooperative di agricoltori virtuose oppure aziende certicate o meno ed evitando imbottigliatori da "primo prezzo". Per essere sostenibile, deve essere anche appropriata la remunerazione degli agricoltori, non si può ottenere un vino sostenibile se il prezzo delle uve non consente di sostentare la propria attività. C'è ancora molto lavoro da fare in questo settore. Dovremmo guardare con occhio critico gli esempi di grandi aziende imbottigliatrici che, nonostante le certificazioni di sostenibilità, offrono vini a prezzi stracciati, danneggiando l'intero mercato. Inoltre, alcuni mercati esteri promuovono l'uso di packaging in plastica e PET per ridurre le emissioni di CO2, senza considerare i possibili danni alla salute e/o all'ambiente. Dobbiamo includere in questa categoria anche aziende che, pur non essendo certificate, stanno comunque intraprendendo percorsi sostenibili. Le certificazioni sono importanti, ma è necessario anche utilizzare il buon senso.

 Cooperativa di qualità riconosciuta

Il mondo delle cooperative del vino in Italia producono una buona parte del vino e a livello qualitativo hanno fatto passi da gigante in termini di qualità e ora anche di sostenibilità. Scegliendo il vino di una cooperativa si riesce ad ottenere inoltre un livello di prezzo miglior grazie alla loro possibilità di non creare un profitto vero e proprio ma di remunerare quanto più possibile il socio agricoltore. Gli investimenti nelle cantine in termini di tecnologie e "progetti qualità" nonchè "diari di campagna" dei soci stanno dando i frutti sperati e sono ora la struttura portante dell'export del made in Italy del vino. La qualità al giusto prezzo, viene sempre più apprezzata ed è la caratteristica principale e riconducibile dei nostri vini all'estero. Abbiamo incluso in questa categoria le cooperative più storiche e rinomate in Italia che hanno investito nella qualità nonchè le aziende che si sono distinte ed ottenuto premi a livelli nazionali ed internazionale.

Artigiano del Vino

Abbiamo incluso in questa categoria le aziende vitivinicole, a filiera corta o cortissima con una produzione limitata in termini di quantità. Queste aziende secondo noi si distinguono in termini di qualità assoluta, e quindi possono fregiarsi del titolo di "Artigiano del Vino". Sono aziende molto spesso a conduzione famigliare dal vigneto alla cantina e quindi hanno un controllo completo di filiera.

Viticoltura Eroica

La viticoltura eroica è un tipo di agricoltura che richiede uno sforzo notevole da parte degli agricoltori e delle piante stesse, poiché viene praticata in aree difficili da gestire a causa delle particolari condizioni ambientali. In Italia, la viticoltura eroica si pratica in diverse zone montane e su alcune isole, dove i vigneti sorgono su terrazze o gradoni, o hanno una pendenza minima del 30% o un’altitudine superiore ai 500 metri slm. Ovviamente i vini in queste aree risultano leggermente più costosi perchè ci sono molte più ore lavoro in vigna rispetto alle zone in cui l'agricoltura risulta più meccanizzata.
In conclusione, la viticoltura eroica rappresenta una sfida importante per gli agricoltori, ma è anche un modo per valorizzare le zone montane e le isole italiane, attraverso la produzione di vini di grande qualità e la tutela dei territori e del paesaggio.

 

 

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